Perché viaggiamo in Iran?

L’Iran; Il Paese di Quattro Stagioni

L’Iran è un paese di quattro stagioni. Questa terra vasta di 1.648.000 km² ricopre vari climi e per questo i turisti possono scegliere questa destinazione nelle varie stagioni dell’anno. Per esempio, ci si può divertire di sciare con ogni livello di abilità tecnica nelle piste da sci di Tochal a Teheran o Dizin a Mazandaran e dopo un volo di 1:30 ore, di nuotare nell’acqua calda del Golfo Persico al sud.

Quando al nord ovest, a Tabriz e Ardabil nevica nell’inverno, si può viaggiare verso il sud a Zona Libera di Ciabahar o alle isole del Golfo Persico tra le quali Kish, Qeshm, Hengam e ecc a godere di un clima primaverile e mite, ammirando le caratteristiche naturali della regione, facendo immersioni subacquee e visitando i giochi dei delfini.

Nell’estate, quando al centro del Paese fa un caldo soffocante sopratutto nelle città desertiche e un caldo afoso nelle zone costiere settentrionali o meridionali, ci si può invece godere del clima mite delle città montuose di Kurdistan o Azerbaigian occidentale. Organizzare le escursioni o visite guidate delle viste incredibili del bianco della neve sul vulcano di Sabalan a Ardabil e nello stesso tempo passeggiare nei verdi pascoli dei dolci pendii della pista d’Alvares durante il giorno e poi nuotare nelle acque calde minerali delle terme a Sarein sarebbe una buona idea. Non dimenticate di fare visita della vita dei nomadi Shahsavand i quali vivono in questa zona e di assaggiare i loro prodotti lattieri. Il miele di Ardabil è di alta qualità.

Al centro dell’Iran si trova il deserto pittoresco di Lut dove si dice che sia il luogo più caldo della terra. Le meraviglie stupefacenti di questo deserto accoglie gli appassionati ecoturisti nei periodi freddi dell’anno. Passare alcuni giorni di full-immersion nel silenzio e negli spazi sconfinati del deserto, camminare sulle dune di sabbia e visitare le forme bizzarre dei Kaloot alti, le strutture stranecostruite dal vento sono le parti indimenticabili di un viaggio nel deserto. Gli ospiti del deserto possono godersi della spettacolare natura incontaminata e dei paesaggi che cambiano in continuazione e gli offrono una serie di sorprendenti scenarie. Passare la notte guardando le numerose stelle luminose del cielo blu dopo il crepuscolo è assolutamente raccomandabile.

Da Aprile a Settembre sono i migliori periodi per girare dentro l’Iran ed i touristi possono godersi di qualsiasi divertimento. Ma come abbiamo già menzionato, l’Iran è un paese di quattro stagioni e vale la pena di pianificare più di un viaggio classico verso l’Iran a visitare le parti diverse e meno conosciute del Paese ad avere la vera e profonda conoscenza della cultura autentica, delle attrazioni uniche e delle tradizioni locali.

 

Ospitalità a Modo Iraniano

Gli iraniani sono famosi nel mondo per la loro ospitalità eccezionale e le braccia aperte verso gli ospiti. In realtà, l’ospitalità è quasi un dovere per gli iraniani e durante il vostro viaggio in Iran non vi sentirete mai soli incontrando gli iraniani socievoli e accoglienti e goderete il loro rispetto e l’amicizia. Vi capiterà di sentirvi più al sicuro che in qualche periferia delle città occidentali. Non c’è differenza da quale paese siete originati, gli iraniani pensano oltre ai confini geografici e vi aspettano con il sorriso sulle labbra e le case pronte ad accogliervi. Anche se la lingua ufficiale dell’Iran è Farsi, ma nelle zone più turistiche la gente sempre parla di più inglese quindi raramente avrete problemi.

Il ta’rof, la pratica usata delle norme non scritte, è un’abitudine comune tra gli iraniani che ha un valore simbolico e spesso crea un po’ confusioni per i turisti stranieri. Conoscere il ta’rof,è importante per capire alcuni comportamenti nei rapporti d’affari o nelle situazioni di vita quotidiana, altrimenti potrebbero sembrare piuttosto bizzarri. Fare ta’rof nei confronti di un ospite è l’arte di dedicargli ogni attenzione possibile o offrirgli tutto quanto si possa offrire. L’ospite deve sapere quando rifiutare  e quando accettare ogni offerta. Ad esempio, in un tassí si chiede “Quanto è?” e il tassista risponde “Ghabeli nadare”, che vuol dire, “non si preoccupi”. Questa affermazione non significa che non si debba pagare per il percorso fatto, ma rappresenta piuttosto il rispetto e il comportamento educato tra le parti. Questa etichetta invita il turista ad un gioco di raggiungere un certo grado di amicizia e confidenza nel quale insiste a pagare finché il tassista cede a accettare i suoi soldi.

 

Nomadi dell’Iran

Insieme alle varie etnie Lur, Baluch, Kurd, Fars, Arabe, Turche e Turcmene, ci sono ancora le vite nomadiche in Iran. Verso 2 millioni degli iraniani praticando il pastoralismo, cambiano il posto della vita in primavera e autunno in cerca dei pascoli. I nomadi Qashqai e Bakhtiari passano tutto l’estate nella catena montuosa di Zagros prima di scendere verso le zone meno alte per le stagioni fredde, invece i nomadi Shahsavand abitano verso il vulcano di Sabalan al nord ovest. I Kormanj si spostano a Khorassan Razavi e Shomali nell’est.
Passando almeno una notte nei campi per esperienzare la vita nomadica, potete godere dei loro cibi locali, assaggiare i loro prodotti lattieri fatti a mano(yogurt, Dugh, formaggi e burro) e dormire sotto il cielo stellato o nelle tende tessute di pelli e lana di capra.

 

Cucina Persiana

La cucina persiana vi invita ad avere delle esperienze deliziose dei sapori variegati e indimenticabili. I tipi diversi di Kabab (di carne d’agnello, di vitello o di montone e di pollo), stufati(Khoresht), Ash(la zuppa densa e ricca), insalate, ortaggi sottaceti(Torshi) vengono serviti in quasi tutti i ristoranti del Paese, ma vi suggeriamo di provare i cibi locali in ogni città assaggiando i gusti diversi della cucina persiana conditi dalle spezie tipiche di ogni zona. Per esempio, nella cucina di Gilan il sapore aceto è prevalente o a Kerman si usano più il cumino, la spezia desertica. Ci sono vari modi degli stufati tra i quali Fesenjan, Qeime e Qorme Sabzi. Le migliori ricette con le melanzana (Badenjan) e i piatti tipici di pesce vi manda fuori di testa. Il riso senza dubbio è l’alimento principale nella dieta iraniana e può essere abbinato agli stufati o condito con pollo, carne, bucce d’arancia caramellate, zafferano, mandorle e pistacchi, o cannella, cumino e bacche di crispino.

Accanto ai cibi iraniani, ci sono anche le bevande idonee da saporire come il Dugh (misto di yogurt e acqua) e i sciroppi(Sharbat) tradizionali a base delle erbette aromatiche come Bahar Narenj (fiori d’arancia), Bidmeshk, Golab(acqua di rosa), Na’na(la menta), Khake shir, Tokhme Sharbati, Zafferano, ecc.
Inoltre, i dolci (Shirini) squisiti di ogni zona, il sapore preferito degli iraniani, vengono considerati come i souvenir della Persia. Tra i dolci famosi ricordiamo il Baqlava di Yazd e di Qazvin, il torrone (Gaz) d’Isfahan, le marmellate e il Masqati di Shiraz, il Qottab di Kerman, il Sohan di Qom, la Noqa di Tabriz, il Noql d’Urmia, il Nabat di Mashhad, il Basloq di Maraqe, il Naan Berenji di Kermanshah, il Kolompe e il Komaj di Kerman, il Koluce di Guilan e la Zulbia e Bamieia (si mangia bene durante il mese di Ramadan), ecc.

Il Faloode di Shiraz, il gelato allo zafferano, i vari tipi di Lavashak (i rotoli aceti di frutta), la frutta secca come i ficchi d’Estahban e i pistacchi di Rafsanjan, i dolci melograni di Saveh, lo zafferano di Mashhad, il Pashmak (il zucchero filato), il Zereshk (le bacche di Crispino), i datteri di Bam, il caviale del mar Caspio e i vari tipi di Ash(Reshte, Shole Ghalamkar e Dugh) sono tra i sapori da provare.

L’Iran; la Culla dell’Arte Iraniano- Islamica

L’arte persiana, una dei ricchi patrimoni culturali dell’umanità nel mondo, risale a 7000 anni fa e comprende molte discipline tra cui l’architettura, la pittura e la miniatura, la lavorazione a maglia, il tessuto dei tappeti, la ceramica, la musica, la poesia, la calligrafia, il cinema, il ricamo e la lavorazione dei metalli smaltati. Si può dire che l’evoluzione dell’arte persiana ha le radici nelle vicende storiche e nella situazione geopolitica del Paese e nei diversi climi. Le pitture riportate sulle pareti delle grotte ed i disegni astratti su piatti, anfore e vasi, l’architettura grandiosa dei periodi Achemenidi e Sassanidi e l’arte contemporanea con lo stile professionale e autentico persiano sono tra gli esempi di spicco dell’arte iraniana.

L’arte iraniana si divide in due periodi: pre-Islamico e Islamico. Chi vuole conoscere l’arte persiana deve visitare le diverse attrazioni delle varie province dell’Iran. Per esempio, l’architettura pre-Islamica si può visitare nelle province di Fars (Persepoli, Passargade, Naqsh-e Rajab), Khuzestan (Choqa- Zanbil, Susa e Shushtar), Kerman (la fortezza di Bam) e Sistan e Baluchestan(la città Bruciata e il monte Khaje).
Il capolavoro dell’architettura islamica si trova a Isfahan del periodo Safavide visitando i monumenti sfarzosi della piazza di Naqsh-e Jahan quali sono la moschea d’Imam, la moschea di Sceicco Lotfollah, il monumento di Ali Qapu e l’ingresso del Bazaar(Qeisarie) ed anche il palazzo di Chehel Sotun, la moschea Jame’ di Isfahan e i ponti di Siose Pol e Khaju. Il mausoleo dello Sceicco Safi al-din Ardabili a Ardabil e la cupola di Soltanie a Zanjan sono anche gli esempi delle arti iraniano-islamiche. Le moschee di Nassirol Molk e Vakil a Shiraz dimostrano la creatività artistica degli artisti iraninani.

Il santuario sacro dell’Imam Reza, l’ottavo Imam degli Sciiti, a Mashhad è il testimone brillante dell’arte islamico-iraniana. La cupola dorata eretta sul santuario al centro e le intricate opere di piastrelle e la bella calligrafia degli artisti fanno ogni visitatore rimanere a bocca aperta. La lavorazione meravigliosa degli specchi che si usa normalmente nei posti sacri crea un’atmosfera spirituale la quale rapisce gli sguardi e i cuori dei pellegrini e visitatori. A Khorassan Razavi ci sono anche altri esempi dell’architettura iraniana tra i quali i mulini antichi dal vento, l’architettura ammirabile della madrasa di Qiasie a Khargerd e il palazzo di Khorshid (Sole) a Kalat Naderi.
A Yazd, la città dei mattoni, si può invece visitare l’architettura delle zone desertiche come le torri del vento, i ghiacciai, le finestrine colorate delle case tradizionali, i soffitti alti, le vie strette con le mura lunghe, i Qanat e anche i giardini persiani. La moschea Jame'(congregazionale) del XII Sec. di Yazd coronata da una coppia dei minareti più alti in Iran dove appartiene la facciata del portale decorata da cima a fondo di piastrelle affascinanti prevalentemente di colore blu e la nicchia della preghiera principale, ornata con tessere eleganti di mosaico, è un capolavoro artistico che ogni turista deve visitarla.

A Teheran, la capitale dell’Iran ai piedi del monte d’Alborz, ci sono tanti palazzi e musei dove viene dimostrata l’arte iraniana. Nel complesso dei palazzi di Golestan, inserito tra i patrimoni culturali dell’Umanità dell’UNESCO, si può girare tra gli edifici e i palazzi costruiti durante le varie dinastie da Zandie a Qajar. Il colore giallo è dominante negli ornamenti usati sulle facciate dei palazzi e ricorda l’arte del periodo di Qajar durante il quale Teheran venne scelta come la capitale dell’Iran. I musei di Tappeti e l’Arte Contemporaneo si trovano al centro di Teheran vicini al parco di Laleh e i viaggiatori possono visitarli e conoscere di più l’arte moderna iraniana. La struttura bianca del museo dei tappeti ha un’architettura unica e interessante, a forma di un telaio del tappeto. Le torri di Azadi e Milad e il ponte di Tabiat sono i simboli dell’arte contemporanea dell’Iran.

A Zanjan ci si può recare alla città di Qeidar e visitare la sua celebre cupola di Soltanieh. Viene riconosciuto che la scienza architettonica di questo edificio a doppia cupola più alto al proprio tempo (XIV Sec.) poi venne adoperata come l’idea base della costruzione della cupola di Brunelleschi del duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze.

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